martedì 29 gennaio 2013

NO A ROMA CAPITALE DEL CEMENTO


Domenica 27 Gennaio, dalle 10:00 alle 13:00 in via Guido Reni, 2 una rappresentazione di CittadinanzAttiva e AureliaCittadinanzAttiva ha partecipato all`assemblea cittadina organizzata dal comitato interassociativo No a Roma Capitale del Cemento, coordinato da Italia Nostra, e Carteinregola, per opporsi alla cementificazione della città, in cui rientrano molte delibere della manovra urbanistica che stiamo contrastando con il presidio in Campidoglio, ma anche tanti progetti ereditati dal Piano Regolatore della  precedente maggioranza, i tanti parcheggi interrati sparpagliati per la città in zone verdi e pregiate, senza alcuna pianificazione che ne garantisca la pubblica utilità, la svendita di proprietà pubbliche come le caserme e gli stabilimenti dell'ATAC, i project financing dei mercati rionali con abbattimenti e ricostruzioni di edifici storici, la proliferazione dei centri commerciali nella città consolidata (in calce l'appello del 3 dicembre scorso)

L`appuntamento è stato organizzato per conoscere le altre realtà che sono impegnate in questa azione di contrasto e per  mettere a punto strategie comuni, anche in vista dell'imminente competizione elettorale, in modo che possa essere un'occasione per avanzare proposte stringenti o almeno per capire da chi stare alla larga.

APPELLO DEL COMITATO INTERASSOCIATIVO NO A  ROMA CAPITALE DEL CEMENTO

Al Sindaco di Roma Capitale Gianni  Alemanno
Agli Assessori
Ai  Capigruppo Consiliari
Ai Consiglieri Comunali
Roma,    3 Dicembre. 2012

RICHIESTA DI MORATORIA DEI PROVVEDIMENTI DI URBANISTICA

I NUMEROSI PROVVEDIMENTI DI URBANISTICA IN ITINERE O GIA’ PERVENUTI ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA CAPITALE, DESTANO PROFONDA PREOCCUPAZIONE E VIVA CONTRARIETA’ NEI COMITATI E ASSOCIAZIONI CHE OPERANO SUL TERRITORIO PER LA DIFESA DELL’AMBIENTE E DELLA QUALITA’ DELLA VITA.
SI TRATTA DI UNA MANOVRA URBANISTICA PESANTISSIMA DAL PUNTO DI VISTA DELL’IMPATTO SULL’AMBIENTE  E SUL TESSUTO SOCIALE DELLA NOSTRA CITTA’ : NON CI RISULTANO STUDI EFFETTUATI  SULLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, NESSUNA PIANIFICAZIONE DAL PUNTO DI VISTA DELLA SOSTENIBILITA’ E AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA , NESSUNA QUANTIFICAZIONE IN TERMINI DI PERDITE ECONOMICHE DELLE ATTIVITA’ PRESENTI SULLE AREE DA CEMENTIFICARE E COME RIPIANARLE.

CHIEDIAMO QUINDI DI AVERE SUBITO UN QUADRO COMPLETO ED ESAUSTIVO DELL’INTERA MANOVRA URBANISTICA CHE L’ATTUALE GIUNTA SEMBRA AVERE DECISO DI PORTARE AL VOTO IN CONSIGLIO COMUNALE

SI SEGNALANO I PRINCIPALI E PIU’ IMPATTANTI PROVVEDIMENTI DI CUI  AD OGGI  ABBIAMO  NOTIZIA:
  • Aree di Riserva  per l’Housing Sociale nell’Agro Romano
  • Ex-Velodromo
  • Ex-Fiera di Roma
  • Aree EX-DEPOSITI ATAC
  • Centralità della Romanina
  • Accordo di Programma Casal Boccone
  • Intervento “Paglian Casale”
  • Controdeduzioni alla Delibera n.8/2010 – Aree militari dismesse -
  • Piano Particolareggiato Comprensorio Casilino
  • Tor Bella Monaca
  • Delibera n.129/2011 relativa ai Mercati Rionali
  • Delibera APSA-Tenuta Acquafredda
  • Delibera M2 Santa Fumia-Via di Brava
E’ INACCETTABILE CHE INTERVENTI EDILIZI DI TALE IMPONENZA (ALCUNI SONO VERI E PROPRI NUOVI QUARTIERI) E IN COSI’ GRAN NUMERO, SIANO PRESENTATI UNO ALLA VOLTA AL VOTO DEL CONSIGLIO COMUNALE SENZA PRIMA VERIFICARE L’IMPATTO CHE DETERMINERANNO SULLA SITUAZIONE GENERALE DELLA CITTA’, GIA’ CRITICA, A COMINCIARE DAI PROBLEMI NON RISOLTI  DELLA MOBILITA’ E DELLA MANCANZA DEI SERVIZI.

QUESTA  MANOVRA URBANISTICA SI PRESENTA COME UN VERO E PROPRIO NUOVO PIANO REGOLATORE CHE PEGGIORA QUELLO  DEL SINDACO VELTRONI, GIA’ FORTEMENTE CRITICATO DA COMITATI E ASSOCIAZIONI O COMUNQUE COME UNA SUA VARIANTE GENERALE.

INFATTI SI DENUNCIA UN NUOVO MASSICCIO  CONSUMO DEL TERRITORIO  DELL’AGRO ROMANO. COME MAI LE PREVISIONI EDILIZIE DEL PIANO PRECEDENTE SONO AUMENTATE IN MODO ESPONENZIALE ?

ABBIAMO CONSTATATO CHE SONO PROGRAMMATI NUOVI GRANDI CENTRI COMMERCIALI IN ZONE NON PREVISTE DAL PRG  E CHE PRODURRANNO  LA CHIUSURA DI DECINE DI NEGOZI  DI VICINATO E ULTERIORI DIFFICOLTA’  PER I LORO INSOSTENIBILI  PESI URBANISTICI .

I PREVISTI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI SPARSI NELL’AGRO ROMANO, SI TRASFORMERANNO INEVITABILMENTE IN TANTI DORMITORI IN AGGIUNTA A QUELLI DI CUI E’ PURTROPPO DISSEMINATA L’AREA DELLA CITTA’ METROPOLITANA.

GLI EFFETTI DI UN USO IRRESPONSABILE DEL SUOLO PER ECCESSO DI CEMENTIFICAZIONE E IMPERMEABILIZZAZIONE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI: IL MANCATO APPROFONDIMENTO DEI RISCHI IDROGEOLOGICI CON CONCESSIONI EDILIZIE O CONDONI DI ABUSI IN AREE ESONDABILI O SOGGETTE A DISSESTO PROVOCA DANNI E GUASTI E I RESPONSABILI DI QUESTI DANNI ARRIVANO A VOLTE A CHIEDERE CONTRIBUTI E RISARCIMENTI ALLE ISTITUZIONI, E CIOE’, IN ULTIMA ANALISI, AI CITTADINI CHE PAGANO LE TASSE.

IN DEFINITIVA, LA POLITICA URBANISTICA DELL’AMMINISTRAZIONE APPARE CAOTICA E CASUALE, NON FA RIFERIMENTO AD ALCUN MODELLO DI CITTA’ DISEGNATA IN BASE ALLE ESIGENZE DELLA COLLETTIVITA’ VERIFICATE IN ACCORDO E COLLABORAZIONE CON I CITTADINI, MA, COSI’ PROPOSTA SEMBRA  RISPONDERE PIUTTOSTO AGLI INTERESSI DELLA PROPRIETA’ FONDIARIA E ALLE ESIGENZE E DIFFICOLTA’ FINANZIARIE DEI COSTRUTTORI E DELLE BANCHE.

FACCIAMO PRESENTE, INOLTRE, CHE DIVERSI ATTI CHE ARRIVERANNO  AL VOTO DEL CONSIGLIO, OLTRE A RAPPRESENTARE UN ULTERIORE ASSALTO AL TERRITORIO ED IN PARTICOLARE ALL’AGRO ROMANO, SEMBREREBBERO PRESENTARE STRAVOLGIMENTO DI REGOLE E PROCEDURE VIGENTI.

PER QUANTO SOPRA ESPOSTO
CHIEDIAMO 
CHE VENGA DECISA UNA MORATORIA AI PROVVEDIMENTI URBANISTICI IN AGRO ROMANO E NELLE RESIDUE AREE LIBERE NELLA CITTA’ CONSOLIDATA, E CHE SI PROVVEDA INVECE A PROGRAMMARE PRIORITARIAMENTE IL RECUPERO E IL RIUSO, SPECIALMENTE A FINI SOCIALI, DELLE AREE E STRUTTURE DISMESSE UNITAMENTE A UN CENSIMENTO DEGLI EDIFICI SFITTI VUOTI E INUTILIZZATI DELLA CITTA’ DI ROMA, ALLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI DETTE STRUTTURE E EDIFICI  E ALLA MESSA IN SICUREZZA, ANCHE AI FINI ANTISISMICI, DEGLI EDIFICI ESISTENTI.

RITENIAMO CHE TALI ATTIVITA’ POSSANO ASSICURARE UN IMPORTANTE  LIVELLO OCCUPAZIONALE  E DI QUALITA’ PER LE  IMPRESE DEL SETTORE SENZA DOVER RICORRERE ANCORA UNA VOLTA ALLA DISTRUZIONE DEL TERRITORIO E TRASFORMANDO ROMA IN UN MODELLO UNICO IN ITALIA PER LUNGIMIRANZA E TUTELA DEL PROPRIO PATRIMONIO CULTURALE E AMBIENTALE :

XIII DECORO DAY MUNICIPIO XVIII - PINETO E PIAZZA PIO IX

Sabato 26 Gennaio si è svolto il XIII Decoro Day del Municipio 18. Dalle 10:00 alle 13:00 cittadini volontari, attivisti e politici del Municipio 18 si sono impegnati in pulizie e rimozioni di affissioni abusive. 

La giornata del decoro ha avuto un prologo verso le 8:00 di mattina, con le squadre dell'Ama coordinate dal presidente del XVIII Daniele Giannini, a ripulire muri e arredi del quartiere intorno a piazza Pio IX da scritte e graffiti vandalici. Nel Parco del Pineto sono stati rasati i prati presso l'ingresso alla biblioteca comunale. 

Il raduno dei volontari ha avuto luogo alle 10:00 in piazza Pio IX. Erano presenti rappresentanti di "Riprendiamoci Roma", del "Comitato Spontaneo per l'Ambiente - CO.SP.A", i "Volontari del Decoro Urbano e del Verde del Municipio 18", gli operatori dell'Ama, i vigili del Pronto Intervento Centro Storico - PICS, diversi cittadini e, in rappresentanza del Municipio 18 i consiglieri Eleonora Nalli e Raimondo Fabbri, il presidente del Consiglio Fabio Benedetti e il presidente del Municipio 18, Daniele Giannini

Dal punto d'incontro i partecipanti si sono divisi in squadre che hanno percorso le strade limitrofe, pulendo marciapiedi, aiuole e carreggiate. Come successo durante i recenti Decoro Day, i volontari hanno poi piantato un albero come simbolo di attenzione all'ambiente e al decoro del quartiere. Il nuovo prunus è stato impiantato al centro di piazza Pio IX.

Guarda la galleria fotografica del XIII Decoro Day. A questo link un video registrato durante la piantumazione del prunus.

giovedì 17 gennaio 2013

CONVEGNO SULL`USO PUBBLICO DELLE CASERME

Il 24 Gennaio 2013 dalle ore 16:00 alle ore 19:30 presso la Casa dell`Architettura - Roma piazza Manfredi Fanti,47 ci sarà un dibattito sull`uso pubblico delle caserme - progetti di città nelle aree militari in dismissioni.




mercoledì 16 gennaio 2013

RIFLESSIONE ELETTORALE

Con l`avvio della campagna elettorale si intensifica un fenomeno che ormai da tempo occupa ampio spazio soprattutto nei blog della rete, quello del "cartellone selvaggio". Ormai le nostre città sono con costantemente imbrattate di cartelloni pubblicitari, annunci per eventi di vario tipo e genere, affissi ovunque, senza rispettare alcuna regola, senza ritegno, ai quali, in periodi analoghi a questo,si aggingono i cartelloni elettorali

La cosa che lascia completamente stupiti è che i nomi di quell che leggiamo sui cartelloni attaccati ovunque e dappertutto, spesso sono i primi a esaltare la necessità di preservare le nostre città dal degrado, dall`abusivismo, filosofeggiano di teorie e citano regole comportamentali che regolarmente poi non sono osservate, rispettate prima di tutto da loro stessi.

Ogni qualvolta poi che qualcuno gli fa notare il degrado prodotto dai loro cartelloni, la risposta pronta è sempre quella che non sono loro ad attaccare fisicamente i cartelloni e che quindi non è colpa loro; eppure credo saerbbe opportuno che ciascuno di loro controlli tutto il processo publicitario e sarebbe abbastanza semplice evitare tali scempi, stabilendo, per esempio, il pagamento degli attacchini solo e soltanto se il loro compito è eseguito rispettando le regole. 

In altre parole è come se durante il retauro di casa propria, ciascuno di noi non controllasse l`operato di chi esegue fisicamente i lavori e non evidenziasse gli errori fatti, per poi farli correggere; alla fine la casa invece di essere fatta "a misura" del proprietario sarebbe  "misura" di quello che l`ha restaurata. Piastrelle mal attaccate, carta da parati mal messa, pareti non perfettamente rasate, servizi non funzionanti etc... sarebbero poi la norma. Quello che generalmente succede nella pubblica amministrazione!! Ma nel privato questo non succede perchè l`amorevole occhio del proprietario evita (non sempre a dire il vero) che questi fatti incresciosi possano accadere. 

Purtroppo l`italiano è abituato a considerare quello che sta fuori dell`uscio di casa propria come qualcosa che non gli appartiene, che non gli compete; non capisce che il costo della pulizia della strada, dei muri del quartiere, delle carrozze della metropolitana e degli autobus, il degrado delle strade, la mancanza di attenzione a non sfasciare oggetti  di arredo urbano, di non devastare luoghi pubblici creati per il bene comune, per tutti, sono per lui un costo, in termini monetari ma soprattutto in remissione della qualità della vita.   
  
Ma se chi ci rappresenta politicamente, le istituzioni, sono le prime a non prestare attenzione......credo che il risultato sia chiaro a tutti e lo abbiamo davanti tutti i giorni, dove illegalità, degrado, menefreghismo, arroganza la fanno ormai da padrone. E lo leggiamo quotidianamente sui giornali, anche di persone che sono condannate per essere state voci fuori dal coro, per aver cercato di opporsi in qualche modo allo scempio, al vandalismo, all`anarchia assoluta.  

C`è la necessità di far capire che una maggiore attenzione, affinchè certi processi siano applicati completamente ed in maniera corretta e considerare la città come se fosse la nostra abitazione, migliorerebbe enormemente la situazione, eliminerebbe alla radice problematiche che oggi costano alla collettività (cioè a noi tutti) fior di quattrini. Attuare quello che spesso viene descritto come "il sacrificio della libertà individuale", concetto sul quale dovrebbe essere fatta più di una riflessione in una società civile è necessario affinchè possa essere elevata la qualità della vita di tutti.  

Di seguito un repertorio di cartelloni elettorali, riferiti a vari eventi; si commentano da soli.














mercoledì 9 gennaio 2013

NUOVI MARCIAPIEDI NEL QUARTIERE

Il municipio XVIII ha realizzato o si sta realizzando nuovi marciapiedi in alcune zone del quartiere, in particolare in via Mertel, via Cardinal Oreglia, nei pressi della scuola Clementina Perone e via Pio IX nei pressi dell`incrocio con via Silvestro II.